Lecce - 17 Nov 2022

In mostra 19 opere di Mino Delle Site, pittore salentino “alfiere” del Futurismo

Esposizione dal 19 novembre al 9 dicembre, nella chiesa sconsacrata di San Sebastiano a Lecce


Spazio Aperto Salento

Per iniziativa dello studioso e collezionista d’arte Valerio Terragno, 19 opere del pittore salentino Mino Delle Site (Lecce 1914, Roma 1996), verranno esposte al pubblico, nella Mostra che si aprirà sabato 19 novembre alle ore 18, nello spazio della chiesa sconsacrata di San Sebastiano, ubicata a Lecce in vico Dei Sotterranei. L’ultima “uscita” salentina di uno  degli alfieri del Futurismo, il Movimento letterario, culturale, artistico e musicale degli inizi del XX secolo, risale al 1989, quando Lecce lo omaggiò con un’Antologica, e l’ultima nazionale, al 2013, quando Roma gli dedicò una Retrospettiva, dopo l’importante tappa, nel 2000 a Venezia, nei saloni di Palazzo Grassi. Grazie alla disponibilità di alcuni collezionisti privati, ora Mino Delle Site, all’anagrafe Domenico, riemerge nella città natìa, per offrirsi anche a chi non conosce la sua opera.

Con la nuova Mostra, che potrà essere visitata sino a venerdì 9 dicembre, dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.30 (info: 338-4726176), Terragno prosegue le iniziative di valorizzazione dei pittori – ma anche scultori come fu lo stesso Delle Site – che a cavallo fra il XIX ed il XX secolo, hanno attraversato il panorama artistico di Terra d’Otranto. Pittori e scultori di talento come Geremia Re (San Cesario 1894, Lecce 1950), Lino Paolo Suppressa (Lecce 1915-2003), Aldo Calò (San Cesario 1910-1983), Amerigo Buscicchio (Lecce 1921-2001), e Antonio Scupola (Taurisano 1943), solo per citare quelli da lui stesso portati in Mostra nel capoluogo salentino, nella galleria Maccagnani di Corso Vittorio Emanuele, nella sala  dell’associazione Arca di Mario Passabì in via Palmieri, e nella già citata Fondazione. Artisti poco conosciuti oppure dimenticati, e comunque non adeguatamente valorizzati.

In quasi tutte le 19 opere esposte nella chiesa di vico Dei Sotterranei, parte delle quali appartenenti alla produzione degli Anni Trenta, la più richiesta dal mercato internazionale, i temi narrati da Delle Site sono il volo, le visioni cosmiche e le prospettive aeree, contraddistinte dai colori caldi accesi. Una di essa, di proprietà della famiglia Terragno, è particolarmente cara ai leccesi. Si tratta di “Vecchio e nuovo”, in cui appare il profilo del decano dei giornalista leccesi,  Ernesto Alvino (1901-1980), fondatore del settimanale “La Voce del Sud”.

Mino Delle Site aderì al Futurismo dopo aver conosciuto, nella Capitale dove si trasferì a sedici anni per frequentare il Liceo artistico, il poeta Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944), i pittori Giacomo Balla (1871-1958) e Gerardo Dottori (1884-1977), il poeta-pittore Fillia, al secolo Luigi Colombo (1904-1936), ed il pittore-scultore Enrico Prampolini (1894-1956). Proprio a Roma venne tenuta a battesimo la sua prima Personale (1932), cui seguì, un anno dopo, la prima apparizione a Lecce, presentato dal poeta Vittorio Bodini (Bari 1914, Roma 1970). Rientrato nella Capitale, divenuta di fatto città adottiva, ecco altre Mostre in tutta Italia, e la consacrazione del valore dei suoi lavori, con trasferte, fra le altre, a New York (1957 e 1965), Londra e Lisbona. Agli inizi degli Anni Cinquanta, l’estro creativo si sposta verso le composizioni astratte caratterizzate dai tratti geometrici e simbolisti, con manifesti richiami al post-cubismo. Oltre che in collezioni private in Italia ed all’Estero, in Collettiva permanente, suoi lavori si trovano nel Museo Aereo “Gianni Caproni” di Trento.

Toti Bellone
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In foto: M. Delle Site, Studio per Vecchio e nuovo, 1932, tecnica mista su carta, 30×28 (Collezione Terragno)