Salento/Vino - 22 Gen 2023

La Cantina Leone de Castris fra le “eccellenze” ultracentenarie italiane

L’antica azienda salentina diventa nuova associata di “Unione Imprese Centenarie Italiane”


Spazio Aperto Salento

La Cantina Leone de Castris entra nell’Unione Imprese Centenarie Italiane. Con l’antica azienda di Salice Salentino, diventano in tutto 43 le associate della prestigiosa Istituzione con sede a Firenze. L’Unione Imprese Centenarie Italiane opera a livello nazionale con l’obiettivo di “salvaguardare e diffondere la cultura come mezzo di difesa della longevità, della resilienza e del patrimonio immateriale che le singole Imprese associate, nelle loro rispettive realtà e da oltre cento anni, mettono in comune”.

“Le Imprese Centenarie associate – si legge in una nota aziendale Leone de Castris – sono realtà di prestigio che portano alta la bandiera del Made in Italy e rappresentano la più sincera espressione della qualità imprenditoriale italiana, hanno un’ultra-centenaria esperienza nella produzione di beni e servizi, quali cultori del ciclo completo, come espressioni della tradizione radicata nel territorio di origine e comunque alimentata da un continuo spirito di innovazione”.

Piernicola Leone de Castris

“Siamo onorati ed entusiasti di entrare a far parte dell’Unione – dice Piernicola Leone de Castris – condividendo appieno lo spirito e i valori. La qualità dei nostri vini, infatti, è il risultato di oltre 350 anni di impegno, rispetto per il territorio e passione per il prodotto tramandatoci dai nostri predecessori, di generazione in generazione. Dal 1665, la mission è quella di valorizzare i vitigni autoctoni, portare nel calice il terroir salentino e farlo conoscere al mondo, partendo dal nostro significativo bagaglio storico di esperienza e maestria di vitivinicultori, con un’attitudine aperta e fiduciosa a tutto ciò che di innovativo il mondo enologico ha da offrire”.

 

“Moscatello” 1925, primo vino imbottigliato da Leone de Castrs

 

Five Roses 1943

L’azienda vitivinicola Leone de Castris, fondata dal conte spagnolo Oronzo Arcangelo Maria Francesco dei Conti di Lemos, vanta un’importante rete commerciale in Italia e all’estero (circa 40 Paesi). Dopo i primi secoli caratterizzati da produzione di vino sfuso di qualità, grazie alla lungimirante guida aziendale di Don Piero, nel 1925 la Cantina diede il via all’imbottigliamento di vino pregiato (prima etichetta “Moscatello”). Negli anni successivi nacquero tanti altri vini di alta gamma, rinomati nel mondo, compreso il Five Roses (primo rosato imbottigliato in Italia nel 1943) e il rosso “Salice” (1954). Quest’ultimo “apripista” per il riconoscimento della Doc “Salice Salentino” avvenuto nel 1976, dopo un iter avviato fin dagli inizi degli anni ’70 (il Dpr di approvazione del Disciplinare di produzione dei vini a Denominazione di origine controllata “Salice Salentino” è datato 8 aprile 1976, in seguito pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 224 del 25 agosto dello stesso anno).

La ultracentenaria storia dell’Azienda e le tappe produttive della Cantina, assieme a fasi del percorso storico-culturale del vino pugliese, sono documentate nelle sale del Museo aziendale “Piero e Salvatore Leone de Castris”, realizzato da Piernicola Leone de Castris e inaugurato  il 17 ottobre del 2009.

Le Cantine pugliesi attualmente affiliate all’Unione Imprese Centenarie Italiane, dopo l’ingresso di Leone de Castris risultano in totale quattro. Le altre, tutte del settore vitivinicolo, sono: Cantine d’Alfonso Del Sordo 1860, di San Severo; Casa Vinicola Apollonio 1870, di Monteroni di Lecce; Cantina Coppola 1489, di Gallipoli.

Rosario Faggiano
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Donna Lisetta e Don Piero Leone de Castris