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Arte contemporanea - 13 Mar 2023

#LASCIAMIANDARE, mostra dell’artista Monica Marioni al Must di Lecce

Fino al 10 aprile, nel Museo Storico della Città


Spazio Aperto Salento

È stata inaugurata mercoledì 8 marzo, negli spazi del Must Off Gallery di Lecce, #LASCIAMIANDARE dell’artista Monica Marioni. Una data, quella della giornata internazionale della donna, non frutto del caso ma di una scelta strettamente legata all’esposizione, che rimarrà visitabile fino al 10 aprile 2023. La mostra, a cura di Maria Savarese, in collaborazione con Maria Rosa Sossai, Igor Zanti e lo psicologo Stefano di Carlo, giunge a Lecce dopo le tappe di Capri, Vicenza e Napoli, ognuna un capitolo del lavoro a cui la Marioni ha dedicato gli ultimi quattro anni.

#LASCIAMIANDARE racconta, partendo dall’esperienza personale, la progressiva riconquista del proprio giudizio, della corretta prospettiva di sé e del mondo alla fine di una relazione tossica, in un percorso di opere che indagano atteggiamenti psicologici determinati dalla dipendenza affettiva.

A Capri, dove il progetto ha avuto inizio, l’artista ha scelto di procedere a ritroso, avviando la narrazione proprio dalla rinascita. Qui, a Villa Lysis, ha realizzato una video /performance in cui il soggetto percorre le stanze e gli spazi esterni della dimora, in quella che la curatrice ha definito, nel dépliant della mostra, una «corsa dell’anima» al fine di raggiungere la salvezza e liberarsi dalle sofferenze che l’hanno imprigionata. Proprio quella prigione è ben simboleggiata dal luogo scelto per l’evento successivo messo in atto a Vicenza, nel Bunker di Caldogno, dove lo spazio angusto e chiuso riproduceva metaforicamente la realtà quotidiana di una relazione tossica e prevaricatoria.

A Napoli, invece, nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, «la dimensione sacrale del luogo ha trasformato la finalità della sua arte concependola, non solo come evasione dall’oggettiva realtà materiale, ma come mezzo per andare oltre il visibile», ha scritto la curatrice.

Nella tappa leccese, dove #LASCIAMIANDARE giunge al termine del tour, Marioni offre al visitatore un resoconto del cammino interiore e fisico, e lo fa proprio attraverso la riproposizione delle opere presentate nelle precedenti esposizioni che qui assumono un significato nuovo: non più il tentativo di liberarsi ma la consapevolezza di avercela fatta. “Non avere paura, e se hai paura, guarda ascolta senza dire nulla, inizia con questa frase il percorso espositivo; a supporto delle opere video, infatti, le pareti sono scandite da frasi che meglio aiutano a comprendere il significato di #LASCIAMIANDARE e che fungono da monito a chiunque possa vivere una situazione analoga.

Nella sala anche un telefono, un paio di tacchi rossi, una veste lunga e pesante, oggetti della quotidianità che assumono un significato nuovo e tediante perché ormai strumenti di oppressione.
Nella prima opera video, La Preda, l’artista cerca di divincolarsi dalla stretta della corda a cui l’ha legata il suo carnefice, un tentativo che è anche una vera e propria lotta per la sopravvivenza e si svolge in uno scenario desolato, quello in cui probabilmente la vittima si ritrova a causa della perdita di se stessa e del mondo circostante. La corda, con il suo cappio, distesa lungo tutta la sala è l’indizio della sua liberazione ma anche l’evidente segno di un legame difficile da cui separarsi e di cui occorre avere consapevolezza: “lasciamiandare è l’ordine perentorio e chiaro che ogni vittima dovrebbe lanciare al proprio carnefice”.

Segue La Rinascita; immagini evanescenti, luminose, segnano queste riprese girate a Villa Lysis in cui il soggetto si muove, in un costante spostamento alla ricerca di se stessa, un processo non semplice che Marioni spiega, ancora, con un’altra frase: “lasciamiandare è il percorso doloroso e obbligato attraverso le diverse fasi della rinascita”.  Ed infine, sull’ultima parete l’artista spiega il significato più profondo del suo progetto: “lasciamiandare non è un disperato grido d’aiuto, è riaffermare a chiare lettere la propria identità e libertà” e lo fa nell’opera Il Battesimo in cui le acque purificatrici la liberano da ogni residuo con il passato e la preparano a nuova vita. La mostra è dedicata a Vittorio Carità, così come l’ultima opera dell’allestimento, A Vittorio.

Nel video, che riprede quello de La Preda, è un uomo in questo caso a cercare di liberarsi dalla stretta della corda che lo trattiene, e con la sua forza sembra riuscire ad andare oltre il vincolo del suo predatore.  Per la prima volta, inoltre, a Lecce è esposto un libro d’artista, pagine bianche pronte per scrivere un nuovo inizio che, nel pesante anello che le attraversa, porteranno per sempre il segno di quello che è stato. «Alla fine del cammino l’anima nuova è una raccolta di pagine bianche, una nuova vita da scrivere che pur trattenuta e trafitta da quanto vissuto è pronta ad aprirsi a vita nuova».

La mostra può essere visitata da martedì a giovedì, dalle 9 alle 19, e da venerdì a domenica, dalle 9 alle 20 (lunedì chiuso). Ingresso gratuito.

Erika Presicce
© Riproduzione riservata

 

 

Foto in alto: Monica Marioni, Il Battesimo, (immagine da video)

 

#LASCIAMIANDARE, mostra M. Marioni, Lecce, Must Off Gallery

Monica Marioni, La Preda, (immagine da video)

#LASCIAMIANDARE, mostra M. Marioni, Lecce, Must Off Gallery

Monica Marioni, Libro d’artista, carta e ferro

Una delle frasi a supporto delle opere video