Lecce/Mostra - 19 Giu 2025

“Luce Liquida: l’universo in una pennellata”, sette opere di Mario Schifano al Must


Spazio Aperto Salento

A Lecce, la quarta edizione di “Art Week” fondata e diretta da Andrea Tapparini, regala in una mostra dal titolo “Luce Liquida: l’universo in una pennellata”, il mondo visionario del maestro Mario Schifano (Homs 1934, Roma 1998), artista di punta del Novecento. Inaugurazione venerdì 20 giugno 2025 alle ore 19, negli spazi al primo piano del Must Museo Galleria Civica, al civico 11 di via degli Ammirati, nel cuore della città vecchia.

Turisti, già numerosi nella città del barocco e nel resto dell’antica Terra d’Otranto, salentini e leccesi, sino a fine mese (da martedì a domenica, ore 10-21), potranno ammirare sette opere originali di Schifano, a ragione ritenuto uno dei maggiori protagonisti dell’arte moderna italiana. Certificate dall’omonima Fondazione, curate dalla giornalista Claudia Presicce ed attenzionate dalla direzione artistica del maestro Vittorio Tapparini, ambasciatore dell’Arte nel Mondo, appartengono alla collezione Scaramuzza.

Oltre a Schifano e ad altri artisti italiani, l’edizione 2025 della rassegna di arte contemporanea diffusa “Lecce Art Week”, organizzata da Darte Studio di cui è presidente il già citato Andea Tapparini, porterà sino alla fine di giugno in altri contenitori del centro storico leccese, artisti provenienti da Australia, Belgio, Bulgaria, Canada, Francia, Germania, Grecia, Libano, Lituania, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica di Singapore, Spagna Stati Uniti, Svizzera e Taiwan.

Più nel dettaglio, la rassegna si svolge attraverso due percorsi curatoriali. Il primo, “The Bubble Way”, nel Must, dove impegnerà anche l’Off Gallery al pianoterra, e nell’ex chiesa di San Francesco della Scarpa (annessa all’ex Convitto Palmieri, si trova in piazzetta Giosuè Carducci), dove impegnerà gli ambienti principali del luogo di culto, ma anche la sagrestia e la cripta. Il secondo, “The Darte Way”, si snoderà invece fra l’ex Conservatorio di Sant’Anna, la Fondazione Palmieri (già chiesa di San Sebastiano o delle Pentite), Palazzo Turrisi Palumbo, Palazzo del Seminario in piazza Duomo dove è stata individuata la “pink room”, ed ancora in San Francesco della Scarpa, nella cosiddetta “black room”.

Toti Bellone
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In foto: Mario Schifano, Gigli d’acqua