Occupazione suolo pubblico, modificato il Regolamento: nessun “canone” per banchetti referendum

Ha vinto il comitato referendario. Non si dovrà pagare il canone unico per l’occupazione di suolo pubblico sino a dieci metri quadrati per iniziative politico-elettorali. Decisiva in tal senso una modifica al Regolamento comunale proposta dai consiglieri comunali del Pd Antonio Rotundo, Lidia Faggiano, Marco Giannotta e Paola Povero e recepita dal Consiglio comunale.

Il problema era stato sollevato nei giorni scorsi dal coordinatore regionale del Cln (Comitato di liberazione nazionale) Giovanni Manzo allorché l’ufficio “Pianificazione e sviluppo del territorio” aveva chiesto 73 euro per posizionare i banchetti di raccolta delle firme per i tre referendum proposti dal comitato, due dei quali riguardano l’invio delle armi in Ucraina, il terzo, per impedire le ingerenze di privati nelle politiche di sanità pubblica.

“Ringrazio l’Amministrazione comunale per aver risolto velocemente il problema e per il buon senso dimostrato. Un ringraziamento particolare – dice il coordinatore regionale del Cln Giovanni Manzo – va al consigliere Antonio Rotundo, per aver compreso la gravità della situazione ed averla sottoposta all’attenzione del Consiglio comunale, e al consigliere di opposizione Roberto Giordano Anguilla, per aver presentato al Consiglio la relativa domanda di attualità. Con l’approvazione dell’emendamento all’apposito Regolamento comunale che dispone la gratuità del suolo pubblico fino a 10 metri quadrati per attività politiche ed elettorali, è stato eliminato un grave vulnus all’esercizio dei diritti democratici sanciti dalla Costituzione”.

Per effetto di questo emendamento, il gazebo per la raccolta delle firme sarà posizionato in via Trinchese nell’angolo dell’ex Banco di Napoli nei sabati 27 maggio, 3 e 10 giugno, e in piazza Mazzini, nelle domeniche del 28 maggio, 4 e 11 giugno.

Massimo Barbano

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