La “Serapias neretina” è stata individuata dagli studiosi Piero Medagli e Febo Lumare
Una nuova specie di orchidea è stata scoperta nel Parco naturale di Porto Selvaggio, ricadente nel territorio comunale di Nardò. Si tratta della Serapias neretina, individuata dagli studiosi Piero Medagli e Febo Lumare, che per primi ne hanno effettuato la descrizione scientifica. La scoperta è stata rilevata nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del Parco, a suo tempo avviate dal progetto di collaborazione fra il Comune ed il “suo” Museo della Preistoria, in dialogo con l’Arif, l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, tutti uniti per la diffusione della conoscenza del patrimonio naturale e culturale dell’intero comprensorio di Nardò, ed in particolare della sua “perla”, Porto Selvaggio.
“L’origine della Serapias – spiega il botanico Piero Medagli – appare legata alla frammentazione dell’areale di una specie ancestrale, un tempo diffusa in gran parte della Puglia costiera con conseguente isolamento di popolamenti fra loro distinti, evolutisi mediante isolamento riproduttivo e soggetti a pressioni selettive, acquisendo caratteri autonomi e peculiari che hanno favorito l’insorgere di questo endemismo. La popolazione di Serapias neretina nel Parco, risulta fortunatamente costituita da numerosi esemplari diffusamente sparsi o in fitti addensamenti. Un gioiello botanico da tutelare e valorizzare sotto l’aspetto divulgativo, che dà ulteriore lustro ad un’area protetta di eccezionale valore ambientale”.
“Il nostro Parco – aggiunge Andrea Giuranna assessore ai Parchi – è un giacimento inestimabile e inesauribile di sorprese come questa. La Serapias è bellissima e rende ancora più affascinante Porto Selvaggio. Al di là degli aspetti scientifici, che appaiono molto rilevanti e che affidiamo al professore Medagli, al collega Lumare e al Museo della Preistoria, questa orchidea banalmente appare bellissima agli occhi di chi percorre i sentieri del Parco, arricchendo di valore un’area sempre più ricca di gioielli di questo tipo. Date queste premesse, l’invito è sempre quello di avere rispetto di tutto quello che troviamo a Porto Selvaggio”.