Inaugurazione - 15 Mar 2024

“Restituito” alla comunità di Trepuzzi un immobile confiscato alla criminalità organizzata


Spazio Aperto Salento

Nella mattinata di oggi, venerdì 15 marzo 2024, a Trepuzzi, in via Thaon de Revel, è stato inaugurato e restituito alla comunità, un immobile confiscato alla criminalità organizzata nell’ambito di una delle operazioni giudiziarie “dirimenti la radicalizzazione malavitosa nel territorio del Nord Salento”.

“Un nuovo alloggio – viene spiegato in una nota del Comune – da destinare ad emergenza abitativa e pronta accoglienza per persone in difficoltà, recuperato e riqualificato grazie alla misura Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile – POR Puglia 2014-2020/Asse IX/Azione 9.14/ Subazione 9.14.c.”.

Alla cerimonia sono intervenuti Luca Rotondi, prefetto di Lecce, Giuseppe Taurino, sindaco di Trepuzzi, Annamaria Capodieci, presidente del Consiglio comunale, e autorità militari e religiose.

Ad animare il cerimoniale, che si colloca nell’ambito delle iniziative del 21 marzo “Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, il Ccrr assieme agli alunni e le alunne dei locali Istituti comprensivi” con “Pensieri e riflessioni” (a cura dei ragazzi e delle ragazze del Polo 1 “Giuseppe Costantino Soz”) e l’esecuzione del brano dei Modena City Ramblers “I Cento Passi” (a cura dell’orchestra del Polo “Tito Schipa”).

Su proposta del sindaco Taurino, l’Amministrazione comunale ha espresso la volontà di intitolare il bene a “Peppino Impastato” vittima di mafia, il cui iter amministrativo per la denominazione è in via di definizione.

“Peppino Impastato – si legge nelle motivazioni che hanno accompagnato la proposta – è un simbolo dell’antimafia dell’attivismo civile contro il malaffare e il potere delle cosche che si contrappone allo Stato. Impastato nella sua, seppur brevissima vita, ha ripudiato la cultura mafiosa e ha pagato con la sua vita una scelta certamente non facile ma che ha dato speranza alla sua terra martoriata da cosa nostra. Esempio sempre vivo, la cui storia merita di essere raccontata e ricordata quale monito e modello educativo delle nuove generazioni”.

 

In foto: un’immagine della cerimonia di inaugurazione