Porto Cesareo - 03 Mar 2021

Rete fognaria, Il Comune scrive a Von der Leyen, Draghi, Cingolani ed Emiliano

La lettera è indirizzata anche al presidente della Provincia, ai parlamentari pugliesi, ai consiglieri regionali, ai sindaci e al Commissario per le procedure d’infrazione

 


Spazio Aperto Salento

«La piccola comunità di Porto Cesareo, Comune marino la cui costa lambisce un mare incontaminato di rara bellezza come rare sono le bellezze naturalistiche del territorio, dopo anni di alterne vicende e di paziente attesa, ha visto finalmente completata, sia pure in parte, la rete fognaria del paese. Ad oggi tuttavia, dopo tanto denaro pubblico impiegato, l’avvio del funzionamento dell’opera viene continuamente messo in discussione e ritardato da lungaggini “tecniche e burocratiche” o forse, aggiungiamo noi, da ostruzionismi di incomprensibile natura di certo inspiegabili alla comunità».

Questa la prima parte della lettera che ieri mattina hanno sottoscritto il sindaco Silvia Tarantino e l’assessore all’Urbanistica Eugenio Sambati. Destinatari della nota: il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, i parlamentari nazionali ed europei della Puglia, il presidente della Regione Michele Emiliano, i consiglieri regionali. E ancora: il presidente della Provincia Stefano Minerva, i consiglieri provinciali, l’Unione dei Comuni “Union 3”, le Unioni dei Comuni della provincia di Lecce, i sindaci della provincia di Lecce, il Prefetto di Lecce e il Commissario Unico per le procedure d’infrazione in materia di sistemi di raccolta e depurazione delle acque civili.

L’iniziativa è consequenziale al Consiglio comunale della scorsa settimana quando, all’unanimità, è stato deciso di chiedere “l’attivazione della rete fognaria” e di “fare voti” alle Istituzioni nazionali, europee e regionali ad intervenire, per quanto di rispettiva competenza, “per la rapida soluzione della vicenda”.

La lettera di Tarantino e Sambati, dunque, dà seguito al deliberato del Consiglio, con l’obiettivo di attivare un percorso che, attraverso il massimo coinvolgimento possibile delle Istituzioni e delle comunità locali e regionali, possa finalmente determinare il superamento delle “difficoltà” che “rischiano di compromettere definitivamente la salvaguardia della salute pubblica, la tutela del patrimonio naturalistico del territorio e dello splendido mare di Porto Cesareo”.

«L’immediata attivazione della rete fognaria – scrivono Tarantino e Sambati – è una questione di vitale importanza per la nostra comunità e per il nostro territorio, luogo turistico di eccellenza, fiore all’occhiello dell’intero Salento e della Regione Puglia. Tale evento costituirebbe un ulteriore tassello che consentirebbe, a questa giovane comunità, di avviare un più vigoroso percorso di crescita economico e sociale, atteso ormai da troppi anni. Proprio per le ragioni esposte, da qualche mese la nostra Amministrazione comunale ha avviato una intensa attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica salentina e di quella regionale, affinché tutti siano vicini a Porto Cesareo e a quanti hanno a cura questo territorio ed il suo mare».

«A quanti amano Porto Cesareo – continuano – abbiamo chiesto ed ottenuto solidarietà e sostegno, per portare avanti quella che ogni cesarino, ogni turista ed ogni villeggiante, ritiene sia ormai una ineludibile Battaglia di civiltà. Ebbene nell’ottica del dialogo, della collaborazione e del reciproco sostegno tra le istituzioni, tutto il Consiglio comunale di Porto Cesareo con delibera 4 del 23 febbraio 2021 ha chiesto ed invocato il sostegno delle istituzioni Europee, Nazionali, Regionali e Locali per la rapida soluzione dell’intera vicenda e per l’avvio, dopo decenni, della rete fognaria a Porto Cesareo. Resta forte in noi il convincimento che anche le SS.VV. vorranno condividere il contenuto del suddetto deliberato nei modi e nelle forme che riterranno più idonee, così sostenendo e rafforzando il percorso di crescita di un’intera comunità e di uno splendido territorio, per anni additato, a volte ingiustamente, come terra dell’abusivismo e dell’illegalità». Tarantino e Sambati concludono la nota «con l’auspicio che il nostro “Sogno” possa realizzarsi». (r.f.)

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