Lecce - 22 Apr 2022

Rimosse piattaforma logorata e grata arrugginita a ridosso del Castello Carlo V

Le due “brutture” erano state segnalate da tempo nella Rubrica “Guardiamoci attorno”  


Spazio Aperto Salento

La brutta e logora piattaforma in legno non c’è più. E non c’è più la grata arrugginita, che aperta in un varco, dava accesso ai ricoveri di fortuna. Entrambe a ridosso del lato del Castello Carlo V, confinante col viale Marconi ove alberga la leggiadra fontana liberty detta dell’Armonia, costituivano due “brutture” di Lecce, assieme ad altre segnalate da “Spazio aperto Salento” il 23 ottobre 2021, nella Rubrica “Guardiamoci attorno”, e prim’ancora dalla Gazzetta del Mezzogiorno (17 luglio 2020).  Sebbene a distanza di tempo, troppo tempo anche per il tipo di intervento, non certo impegnativo né costoso, sono state finalmente rimosse, restituendo così decoro all’antico maniero, che con i restauri ancora in corso, sta mano a mano tornando a splendere.

Le due “strutture” si trovavano all’altezza di altrettanti bastioni. Si trovavano, appunto, perché un paio di giorni prima della domenica di Pasqua (17 aprile 2022), sono sparite. La pedana veniva utilizzata come base d’appoggio per le bancarelle del mercatino, che ancora oggi si tiene nell’attigua piazza Delle Poste, che così come testimonia la statua a lui dedicata, in realtà è intitolata al patriota leccese Giuseppe Libertini (1823-1874). A causa del legno logorato in più punti, da almeno un anno non assolveva più neppure a tale compito, e di fatto si era trasformata in un contenitore di carte, cartacce e scarti di plastica, trattenuti proprio dalle crepe prodottesi nel legno.

La grata, invece, chiudeva la rientranza dell’altro bastione, ed una volta forzata, anzi meglio, tagliata, consentiva l’ingresso ai senza tetto, che vi trascorrevano la notte. Col passare dei mesi, in tale angolo esterno di Castello, si sono accumulati rifiuti d’ogni genere, a cominciare dai cartoni utilizzati a mo’ di materasso e coperta. Resta da aggiungere che l’intervento di pulizia, ha riguardato anche l’area sottostante la scala metallica, che giusto a ridosso della pedana che non c’è più, consente l’ingresso nel bastione. Così come avveniva per la rientranza dell’altro bastione, anche lì sotto, i senza tetto trovavano riparo e ricovero, accumulando inevitabilmente cartoni, scatole e buste di plastica.

Toti Bellone
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Foto in alto: in primo piano l’area dove c’era la pedana logorata (© T.B.)

 

La rientranza un tempo chiusa da una grata (© T.B.)

 

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