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Evento - 03 Set 2024

Salice, festa per il 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Carmine Canoci

Sabato 7 settembre 2024, alle ore 19, nella chiesa “San Giuseppe” a Salice Salentino, concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giovanni Intini, arcivescovo di Brindisi-Ostuni


Spazio Aperto Salento

Giubileo sacerdotale per don Carmine Canoci. Sabato 7 settembre 2024, alle ore 19, nella chiesa “San Giuseppe”, a Salice Salentino, è in programma una serata particolare per la comunità. Don Carmine, già parroco delle locali chiese parrocchiali “San Giuseppe” e “Santa Maria Assunta”, festeggerà il 50° anniversario della sua ordinazione presbiteriale, avvenuta esattamente il 7 settembre 1974.

Un “traguardo” importante per chi, come don Carmine, ha avuto il privilegio del “dono sacerdotale”, vissuto costantemente con massima adesione alla missione di pastore, svolta sempre con dedizione (ma anche, talvolta, con sacrifici, coraggio, pazienza) e tanta fiducia nel percorso avviato a beneficio dei fedeli e degli ultimi.

«Nella celebrazione eucaristica il sacerdote ritrova ogni giorno la sua identità di pastore e il senso della propria vita». Questa frase di Papa Francesco, stampata sul biglietto che annuncia il 50° anniversario di sacerdozio di don Carmine, racchiude l’essenza e la fonte da cui questo percorso di fede si è continuamente alimentato.

La significativa giornata dedicata a don Carmine, comprenderà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giovanni Intini, arcivescovo di Brindisi-Ostuni. Alla serata saranno presenti, oltre che rappresentanti della comunità ecclesiale di Salice Salentino, anche le autorità civili locali, primo fra tutti il sindaco Mimino Leuzzi. Quest’ultimo, a nome della comunità, fra l’altro consegnerà a don Carmine una pergamena-ricordo.

Don Carmine Canoci lasciò la guida della Parrocchia “Santa Maria Assunta” a giugno 2018, all’età di 69 anni, a seguito di dimissioni volontarie per motivi di “ordine familiare”. L’avvicendamento con il nuovo parroco, però, avvenne nel successivo mese di settembre 2018, così come era stato programmato dalla Diocesi di Brindisi-Ostuni, all’epoca guidata dall’arcivescovo Domenico Caliandro.

Lasciato l’incarico di parroco della chiesa Madre, esattamente dopo 17 anni dalla nomina avvenuta nel 2001, continuò (e continua tuttora) la sua missione sacerdotale in qualità di cappellano delle suore Missionarie dell’Incarnazione di Salice e di collaboratore nelle chiese della Vicaria. La sua guida della comunità parrocchiale “Santa Maria Assunta” (negli ultimi anni ricoprì anche l’incarico di vicario foraneo, responsabile e coordinatore delle parrocchie della Vicaria del Salento), è stata caratterizzata da molte e diversificate attività pastorali, sociali e culturali. Alcune sono tuttora ricordate (ad esempio la visita a Salice della statua della Modonna di Loreto, maggio 2011; la messa in diretta su Rai 1, primo febbraio 2015).

Nella nota biografica riportata nel suo ultimo libro “Sapore di Natale”, si legge: «Carmine  Canoci, nato a Salice Salentino il 21 febbraio 1949, ordinato sacerdote il 7 settembre 1974, dopo i primi anni di sacerdozio da educatore nel seminario minore diocesano, nel 1976 viene nominato vicario parrocchiale nella parrocchia “San Nicola” in Brindisi e l’anno successivo a San Pancrazio Salentino nella parrocchia “SS. Pancrazio e Francesco d’Assisi”. Nel 1987 viene nominato parroco della parrocchia “San Giuseppe” in Salice Salentino e nel 2001 della parrocchia “S. Maria Assunta”, sempre a Salice. Vi rimane fino al 2018 quando, per motivi familiari, chiede e ottiene di essere sollevato dall’ufficio di parroco. Da allora continua a svolgere il suo ministero come collaboratore pastorale per confratelli e per circostanze varie che ne richiedano la disponibilità».

In qualità di parroco della chiesa di “San Giuseppe”, fra l’altro fu promotore della “Settimana della Pace” con la presenza di don Tonino Bello (1988), della richiesta di intitolazione di una piazza salicese alla “Pace”, della costituzione del Centro di solidarietà, dell’avvio della “Novena mattutina” in preparazione al Natale, e di tanto altro.

Don Carmine Canoci, peraltro, è anche autore di diverse apprezzate pubblicazioni. Fra queste, i volumi “Credi in Dio? Testimonianze e confidenze di fede presente o assente” (2019);  “Laudamus Te!! Proposta di preghiera per oggi, con le ansie di oggi, in attesa del domani” (2020); “Laudamus Te!! Preghiera della sera” (2020); “Verbo di Dio e Verbo dell’uomo insieme si può. Letture di ispirazione cristiana…” (2021); “Va Pensiero… Semplice e comune storia narrata in punta di piedi non da smarrito profugo né da esaltato vincitore” (2022); “Il tesoro dello scriba. Omaggio a don Alessandro Pronzato, scriba fecondo e lucido dei nostri tempi” (2023); “Sapore di Natale. Suggestioni prenatalizie offerte nella celebrazione della novena di Natale dal 2003 al 2017 nella Parrocchia Santa Maria Assunta in Salice Salentino” (2024). Ha promosso, infine, il volume “Oltre le memorie, perché la forza dei ricordi, anche struggenti, sostenga la speranza” (2000).

Rosario Faggiano
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In foto: don Carmine Canoci