Evento in programma sabato 18 dicembre, alle ore 21, a Lecce. Sul palco il vincitore dell'edizione 2020 Antonio Prete e numerosi ospiti
Appuntamento col Premio letterario internazionale di poesia “Vittorio Bodini” (settima edizione), sabato 18 dicembre 2021 alle ore 21, nel Teatro Paisiello di Lecce. Il Premio è stato assegnato ad Antonio Prete (Copertino, 1939) per la raccolta “Tutto è sempre ora”, pubblicata da Einaudi. Dopo una prima anticipazione in diretta streaming per motivi legati alle restrizioni dettate dal Covid, trasmessa nel dicembre 2020 in occasione del 50° anniversario della scomparsa di Bodini (Bari 1914, Roma 1970), la cerimonia verrà proposta dal vivo con una serata dedicata al tema “Carta poetica del Sud. Viaggio nella poesia meridiana”, condotto dallo scrittore, saggista e voce di Fahrenheit, Rai Radio 3, Tommaso Giartosio, con la direzione artistica di Simone Giorgino e Margherita Macrì e la presenza di numerosi ospiti, che cureranno letture, presentazioni, proiezioni, musica e danza.
L’evento è promosso dal Centro Studi Vittorio Bodini, con il sostegno di Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese, ed il supporto di Coldwell Banker del Gruppo Bodini e Novembre Arredamenti, in collaborazione con Provincia di Lecce, Comune di Nardò, Polo BiblioMuseale di Lecce, Università del Salento, Besa Muci editore di Livio Muci, Cineteca Nazionale Centro sperimentale di cinematografia, ed è inserito nella programmazione “Il Natale a Lecce” del Comune di Lecce (disponibile su www.lecceinscena.it).
«Faremo un giorno una carta poetica del Sud; e non importa se toccherà la Magna Grecia ancora, il suo cielo sopra le immagini imperturbabili d’innocenza e di sensi accecanti. Là forse sta nascendo la permanenza della poesia», scriveva nel 1953 Salvatore Quasimodo nel celebre “Discorso sulla poesia”. L’intuizione del poeta siciliano, Premio Nobel per la letteratura nel 1959, venne raccolta e sviluppata da alcuni fra i maggiori poeti del Sud, e in particolare da Vittorio Bodini che, in un articolo del 1955 su «La Fiera Letteraria», spiegava che le parole pronunciate in quel discorso «raggiunsero un territorio vergine nella geografia lirica italiana: il Mezzogiorno, anzi il Sud”. Ed è dedicata proprio a Quasimodo, la settima edizione del Premio, che rappresenta l’occasione per attraversare idealmente il Sud, con le parole di alcuni fra i maggiori poeti del Novecento: gli stessi Quasimodo e Bodini (biografia completa su vittoriobodini.it), e poi ancora Alfonso Gatto, Leonardo Sinisgalli, Libero De Libero, Ignazio Buttitta, Rocco Scotellaro, Lucio Piccolo, Lorenzo Calogero, Jolanda Insana, Carmelo Bene, Michele Sovente ed Antonio Leonardo Verri.
Assieme a Giartosio ed al vincitore, sul palco del Paisiello saranno Valentina Bodini, presidente del Centro Studi intitolato al padre, la cui sede permanente è nel Palazzo comunale di Nardò, Loredana Capone, presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Luigi De Luca, direttore del Polo BiblioMuseale di Lecce, Stefano Cristante ed Antonio Giannone dell’Università del Salento, Anna Dolfi dell’Università di Firenze e presidente della giuria del Premio Bodini, Laura Dolfi dell’Università di Parma ed Onofrio Romano dell’Università di Bari.
Durante la serata, che prevede anche un ricordo del sociologo Franco Cassano, verrà proiettato in esclusiva il breve documentario del 1951, “Cantarono nel ‘600”, del regista Antonio Marchi, realizzato su un testo di Bodini, recentemente restaurato e digitalizzato dalla Cineteca nazionale.
Verranno inoltre presentate alcune recenti produzioni legate a Bodini: il volume “Un paese sognante: la Spagna di Vittorio Bodini”, di Laura Dolfi (Besa Muci, 2021); la nuova edizione della raccolta di prose “Il Sei dita e altri racconti” (Besa Muci, 2021), che contiene l’omonimo radiodramma realizzato da Astragali Teatro; “La luna dei borboni” del Balletto del Sud con le coreografie di Fredy Franzutti, le musiche di Rocco Nigro e Giuseppe Spedicato e la danza di Nuria Salado Fusté e Matias Iaconianni; “Il Sud ci fu padre e nostra madre l’Europa”, della band salentina Crifiu, dedicato a Bodini ed ai poeti del Sud, nato come concerto-documentario, prodotto da Dilinò in collaborazione con Impronta nella Programmazione Puglia Sounds Producers della Regione Puglia. Gli interventi musicali, coordinati dall’organettista e compositore Claudio Prima, coinvolgeranno, oltre ai Crifiu, anche la cantautrice Cristiana Verardo. Le letture dei testi, saranno affidate a Gaspare Balsamo, Simone Franco, Roberta Quarta, Piero Rapanà e Fabio Tolledi.
Nel 2020, la giuria ha assegnato il Premio ad Antonio Prete con questa motivazione: “Per l’assoluto rilievo che ha avuto la poesia nel corso della sua vita e per il felice approdo a una personale versificazione, colta e ricca degli echi della cultura europea, ma capace di conservare un forte legame con i paesaggi e le tradizioni della terra d’origine salentina”.
Studioso di Leopardi e Baudelaire, oltre che critico comparatista, traduttore e saggista molto noto, come poeta ha pubblicato Menhir (2007) e Se la pietra fiorisce (2012), entrambi per Donzelli. Fra i suoi libri piú recenti: Trattato della lontananza (2008), All’ombra dell’altra lingua. Per una poetica della traduzione (2011), Compassione. Storia di un sentimento (2013), Il cielo nascosto. Grammatica dell’interiorità (2016), tutti per Bollati Boringhieri; Torre saracena. Viaggio sentimentale nel Salento (Manni 2018).
I vincitori delle precedenti edizioni sono stati, per la poesia: Valerio Martelli (2014), Matteo Colombo (2015), Vivian Lamarque (2016), Roberto Mussapi (2017), Milo De Angelis (2018) ed Antonella Anedda (2019). Il Premio Bodini conta anche su una seconda sezione, per la traduzione, i cui vincitori sono stati: Fabio Pusteria (2014), Nicola Crocetti (2015), Massimo Bacigalupo (2016), Giuseppe Girimonti Greco (2017) ed Ilide Carpignano (2018). L’ingresso alla serata è gratuito ma con prenotazione allo 0832-099357 ed esibizione di Super green pass.
In foto: un’immagine del Premio “Vittorio Bodini” 2019