Lecce - 18 Dic 2022

Tito Schipa junior omaggia il celebre padre con una corona di fiori

Intanto prosegue l’iter per l’apposizione della Stella sulla Walk of fame di Hollywood. In estate raccolta fondi con un mega concerto


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Agli atti anagrafici, è riportata la data del 2 gennaio 1889. Ma non tutti sanno, che in realtà, Tito Schipa, il più grande “tenore di grazia” di tutti i tempi, nacque, in una casetta del civico 6 di vico dei Pensini a Lecce, nell’antico rione “Le Scause” (leggi: Scalze, da Suore Carmelitane Scalze), a due passi dalla chiesa di San Matteo, ben sei giorni prima: il 27 dicembre 1888 (morì a New York, nel 1965). A quei tempi, al tollerato stratagemma, si faceva ricorso per ritardare di un anno la chiamata obbligatoria alle armi, e così, probabilmente, fecero il papà Luigi, di origine albanese (arbereshe), e la madre Antonia Vallone; ed ancora oggi, qualcuno lo fa, ma per “guadagnare”, nella conta della vita, un anno di giovinezza.

Per ricordare la vera data di nascita del cantante lirico, da molti conosciuto come “l’usignolo di Lecce”, dalla Capitale dove vive, venerdì 16 dicembre 2022, nel capoluogo salentino, ha fatto tappa il figlio Luigi Giuseppe Michelangelo, meglio noto come Tito Schipa junior. Assieme alle cugine che recano il suo stesso altisonante cognome, Maria e Stella, al sindaco Carlo Salvemini e ad una delegazione del Lions Club Lecce Santa Croce (il presidente Maurizio Pisanò, il decano Carmelo Perrone, la cerimoniera e prima vice presidente, Stefania Negro, ed il socio già presidente, Salvatore Calcagnile), nel Cimitero antico, Tito Schipa junior ha posato una Corona di fiori, che di fatto celebra i 134 dalla nascita del padre.

D’intesa con l’Amministrazione comunale leccese, a breve, accanto alla tomba, verrà posizionato un leggìo, retto da due alberi di tiglio stilizzati. Sul leggìo, verrà scolpita la frase dell’operista francese Jules Messenet (1842-1912), tratta dal suo immortale “Werther”, che così recita, anche in riferimento ai tigli: “Laggiù nel cimitero / due tigli son… / colà diletta mia / vo’ sempre riposar”.

Tito Schipa junior con il ritratto del padre

Ospite, la stessa sera di venerdì a Villa Vergine di Cutrofiano, del già citato Lions, riunitosi per la cerimonia dei saluti di fine anno, accolto come socio onorario,  Schipa junior, 76 anni, nato a Lisbona, ha tenuto idealmente a battesimo, l’ambiziosa iniziativa del Club Santa Croce, di giungere all’apposizione, sulla Hollywood Walk of Fame di Los Angeles, della Stella celebrativa in onore del padre. L’iter burocratico è stato già avviato, grazie alla disponibilità della Municipalità della metropoli californiana, ma per centrare l’importante obiettivo, che contribuirà a diffondere nel mondo anche il nome di Lecce, è necessaria una raccolta di fondi. Già avviata, lo scorso novembre 2022, con la festa di Halloween a Palazzo Andrioli di Lequile, dovrebbe culminare, agli inizi di luglio 2023, in un mega concerto con grossi nomi del panorama musicale italiano ed internazionale, da tenersi nel PalaFiere di Piazza Palio, sempre a Lecce. Per la sua organizzazione, oltre allo stesso Schipa junior (cantante, compositore, attore, regista e produttore, è autore, fra gli altri lavori, della prima rock opera italiana, “Orfeo 9”), sono impegnati tutti i soci del Lions Club Lecce Santa Croce, e l’infaticabile patron dell’International Show Publicity Marketing e Comunicazione di Lecce, Gianfranco Delle Rose. Durante la serata in Villa, il Club leccese ha donato a Tito Schipa junior un dipinto dello scenografo Luigi Stefano Cancelli, in cui il celebre padre è ritratto con la basilica di Santa Croce sullo sfondo.

Nato Raffaele Attilio Amedeo, piccolo di statura, Schipa venne soprannominato Titu (in italiano Tito). A intravedere in lui le potenzialità canore che lo avrebbero reso famoso in tutto il mondo, fu il maestro di scuola elementare, Giovanni Albani. Entrato in seminario, il ragazzino Titu apprese i primi insegnamenti del canto che, ormai adolescente, perfezionò col maestro Alceste Gerunda, prima del trasferimento a Milano, per completare gli studi con un altro maestro, Emilio Piccoli. Nel 1909, a soli 21 anni, l’esordio ufficiale davanti al grande pubblico, a Vercelli ne “La Traviata” di Giuseppe Verdi (1813-1901).

Toti Bellone
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Foto in alto: Tito Schipa Junior davanti alla tomba del padre, con le cugine, il sindaco Salvemini e la delegazione del Lions Club Lecce Santa Croce