Venerdì 6 ottobre 2023, alle ore 11, nel Centro congressi dell’Università del Salento (complesso Ecotekne, via per Monteroni, Lecce), la comunità accademica incontrerà il Premio Nobel per la Letteratura 2021 Abdulrazak Gurnah. L’iniziativa è stata organizzata dalla professoressa Maria Renata Dolce, coordinatrice del “Programma di italiano per studenti internazionali” del Centro Linguistico di Ateneo. L’ingresso è libero, fino a raggiungimento della capienza della sala; sarà possibile seguire i lavori anche in streaming su https://unisalento.it/061023
L’incontro sarà introdotto da Maria Renata Dolce e vedrà gli interventi del traduttore italiano di Gurnah, lo scrittore Alberto Cristofori, e della professoressa Itala Vivan, massima esperta in Italia di culture e letterature africane. Sono inoltre in programma un omaggio in musica con il Coro Polifonico dell’Università del Salento e i saluti istituzionali del rettore Fabio Pollice, del prefetto di Lecce Luca Rotondi, del sindaco di Lecce Carlo Salvemini, del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva e della Direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici Maria Grazia Guido. Dopo il suo intervento, Abdulrazak Gurnah risponderà alle domande degli studenti presenti, sia universitari che di diverse scuole superiori.
L’incontro è patrocinato da Prefettura di Lecce, Città di Lecce, Provincia di Lecce, Associazione nazionale docenti di Anglistica e Associazione italiana di studi sulle culture e letterature di lingua inglese, ed è stato organizzato in collaborazione con Veliero parlante e Lecce legge.
Abdulrazak Gurnah è un romanziere tanzaniano naturalizzato britannico. A diciotto anni, a causa dello scoppio di violenti conflitti nel suo Paese, è costretto a rifugiarsi in Gran Bretagna, dove continua gli studi e diventa docente di Letteratura inglese e postcoloniale all’Università del Kent. Inizia a scrivere all’età di ventuno anni e sceglie l’inglese come idioma letterario, nel quale pubblicherà tutti i suoi romanzi. Nel 2021 riceve il Premio Nobel per la Letteratura “per la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti”. Tra i suoi romanzi più noti “Paradiso” (Paradise, 1994), selezionato per il Booker Prize e per il Whitbread Prize, “Il disertore” (Desertion, 2005), e “Sulla riva del mare” (By the Sea, 2001), selezionato per il Booker Prize e finalista per il Los Angeles Times Book Awards.