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Salice Salentino - 10 Ago 2024

Vendemmia 2024, Leone de Castris: “Avvio anticipato, rese contenute, produzione di alta qualità”


Spazio Aperto Salento

Avviata la stagione vendemmiale nell’antica azienda vitivinicola Leone de Castris di Salice Salentino. Con un comunicato diffuso nei giorni scorsi, la Cantina guidata da Piernicola Leone de Castris ha reso noto alcune peculiarità che stanno caratterizzando l’annata in corso. Si tratta di peculiarità, peraltro, che sembrano comuni a tutto il territorio salentino e pugliese. La prima è l’anticipo della raccolta di circa due settimane (rispetto al 2023); la seconda il calo produttivo, stimato intorno al 20%, dovuto alla prolungata siccità; la terza l’ottima qualità delle uve. La vendemmia 2024, iniziata ai primi di agosto, è stata inaugurata con il taglio dello Chardonnay per poi proseguire con il Negroamaro base spumate; successivamente si procederà con i vitigni a bacca rossa (soprattutto Negroamaro e Primitivo) le cui uve saranno destinate alla produzione di vini dotati “di grande struttura, rotondità ed eleganza”.

P. Leone de Castris

“Si stimano – dice Leone de Castris – rese per ettaro contenute sia per il fenomeno della siccità, sia per gli interventi di potatura effettuati durante tutto il ciclo della vite.  Il 2024 – spiega – è stato caratterizzato da elevate temperature, di gran lunga superiori alla media stagionale, e da scarse precipitazioni che hanno causato un forte stress idrico delle piante. L’inverno mite e la primavera calda hanno portato ad un germogliamento precoce nel mese di aprile. La scarsa umidità ha bloccato sul nascere la proliferazione di malattie e di attacchi di patogeni, come quello della peronospora, assicurando una produzione di alta qualità”.

“Un inizio di vendemmia da tempi record – sottolinea Leone de Castris – in cui il cambiamento climatico ha un ruolo fondamentale. Il caldo secco registrato a inizio stagione ha concorso a conferire alle uve il massimo dell’espressività varietale, che si rifletterà nella produzione di vini con una forte complessità aromatica. Lo stress idrico delle piante comporterà una vendemmia più breve in cui le cultivar raggiungeranno la piena maturazione in tempi ravvicinati. Tutto ciò comporterà un maggiore impegno nella gestione della raccolta delle uve e nella conseguente lavorazione: una sfida che richiederà determinazione, cura e precisione da parte degli operatori”.

“In questo periodo – conclude – la cantina è energica, vivace e radiosa. L’emozione della vendemmia pervade l’animo di collaboratori e clienti in visita che possono vivere appieno l’esperienza della raccolta osservando attentamente tutte le varie fasi di produzione e trasformazione delle uve”. (red.)

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