Lecce/Spettacolo - 23 Ago 2022

Concerto di elettropoesia “La fine del mondo”

Lo spettacolo è stato presentato oggi, martedì 23 agosto, a Palazzo Adorno. Si terrà il 29, 30 e 31 agosto, alle ore 22, presso a Fondazione Palmieri di Lecce


Spazio Aperto Salento

È stato presentato questa mattina martedì 23 agosto, a Palazzo Adorno, a Lecce, il progetto di elettropoesia “La fine del mondo”. Spettacolo promosso con il patrocinio della Provincia, si terrà presso la Fondazione Palmieri di Lecce con un’anteprima lunedì 29 agosto, e due repliche martedì 30 e mercoledì 31 agosto alle ore 22.

Alla conferenza di presentazione sono intervenuti Antonio Leo, vicepresidente della Provincia di Lecce, Valentina Sciurti e Davide Morgagni, ideatori del progetto ed attori teatrali, Andrea Calella, musicista, dj producer e compositore, e Damiana Serena Patrimia, giornalista ed addetto stampa del progetto.

Il progetto culturale “La fine del mondo” – Concerto di Elettropoesia, è una coproduzione tra l’Associazione Therasia/Il Garage delle Arti e l’etichetta discografica Abstracte Music, con le musiche a cura di Andrea Calella (in arte Queemose) e le voci degli attori teatrali Valentina Sciurti e Davide Morgagni. Entrambi amanti del pensiero nietszechiano, hanno sviluppato nel corso degli anni una ricerca scenica basata sullo studio della corposuono e dell’amplificazione, intrecciando partiture fisiche e vocali, e componendo opere caratterizzate da un montaggio ritmico sonoro e visivo basate sul modello dello spartito musicale.

In questo progetto si portano in scena i versi poetici di Ghérasim Luca, teorico surrealista, con composizioni di forte impatto emotivo e di grande suggestione, rafforzate dal lavoro, a cura di Agnese Pepe, dal sapore dichiaratamente avanguardista, di video-art e di proiezione sui corpi scenici. Un intervento che spezza e al contempo enfatizza la ricerca di sacralità liturgica e ancestrale dei canti.

Le voci degli attori si incrociano con synth, drum machine, batterie elettroniche e altri strumenti autoprodotti dall’autore musicale. L’aspetto affascinante del progetto-concerto è la sinergia tra codici apparentemente inconciliabili: tra il suono della macchina, caratterizzato da cadenze ancestrali, e le proiezioni dai richiami psichedelici; tra l’utilizzo della fonica come elemento spaziale e la pulsazione della parola nel ritmo poetico come continua interrogazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Comunicato