Riconoscimento - 25 Feb 2025

Campi Salentina, cittadinanza onoraria al giudice Francesco Cosentino


Spazio Aperto Salento

Il Comune di Campi Salentina conferisce la cittadinanza onoraria al giudice Francesco Cosentino, “figura di alto valore morale e professionale”. Il magistrato riceverà l’onorificenza per la sua “carriera caratterizzata da impegno e dedizione nella lotta alla criminalità organizzata” e “come segno di riconoscenza per il contributo straordinario alla giustizia e alla sicurezza del territorio”.

Dopo il Consiglio comunale monotematico che “ratificherà la decisione” (mercoledì 26 febbraio 2025), la cittadinanza onoraria sarà conferita ufficialmente venerdì 28 febbraio, alle 18.30, nel Teatro “Excelsior – Carmelo Bene”). Alle cerimonia interverranno, fra gli altri, Cataldo Motta, già Procuratore della Repubblica di Lecce e direttore della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, Francesco Mandoi, già Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, ed Elsa Valeria Mignone, già Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Lecce. Moderatrice Valentina Murrieri, giornalista.

A seguire, in programma il dialogo teatrale “Mio padre ed io (In bilico tra due Franceschi)“, di Salvatore e Francesco Saverio Cosentino, che offrirà una riflessione sul valore della giustizia e dell’impegno civile.

“Il giudice Francesco Cosentino – si legge in una nota del Comune – è stato protagonista di una stagione fondamentale nella lotta alla criminalità organizzata. Dal 1° ottobre 1990 al 27 maggio 1991, ha presieduto il primo maxiprocesso alla Sacra Corona Unita, pronunciando condanne significative nei confronti di esponenti di spicco della criminalità mafiosa, compresi alcuni originari di Campi Salentina. La sua lunga carriera è stata segnata dal coraggio e dall’integrità con cui ha affrontato minacce e pressioni, contribuendo a restituire fiducia nelle istituzioni”.

“Il nostro – dice il sindaco Alfredo Fina – vuole essere un segno di profonda riconoscenza verso un servitore dello Stato che, anche di fronte alle minacce, ha espresso sapientemente, nella sua lunga carriera di magistrato, la missione dell’esercizio dell’attività giurisdizionale, consentendo alla nostra Città di superare un periodo buio”. (red.).