Lecce - 22 Ago 2024

“I luoghi del martirio”, un incontro apre la festa di Sant’Oronzo


Spazio Aperto Salento

Comincia la festa di Sant’Oronzo (in programma dal 23 al 26 agosto), e comincia con la prima novità dell’edizione 2024: una giornata di studio su «I luoghi del martirio». L’incontro si terrà venerdì 23 agosto, alle 18.30, nella chiesa di Sant’Oronzo fuori le mura, in via Adriatica. Durante la serata sarà presentato il volume «Proteggerò questa città». Interverrà l’autore don Giovanni Amodio, canonico onorario della cattedrale di Zara, Francesco Ruggeri e Mario Cazzato, della Società di Storia Patria, Mario Maestoso, presidente di Italia nostra aps, e Silvano Macculi, sindaco di Botrugno. Quest’ultimo illustrerà l’importanza dell’Associazione dei Comuni delle città oronziane, mentre Renato Di Gregorio spiegherà il Cammino religioso delle città oronziane. All’incontro di studio porterà i saluti il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone. Introdurrà e modererà i lavori Mario Cazzato.

«È con grande piacere – dice il sindaco Poli Bortone – che abbiamo organizzato questo momento di studio per approfondire temi non solo di fede ma anche di storia. Anche perché stiamo registrando un rinnovato interesse, anche da parte delle nuove generazioni, sia riguardo il culto del santo patrono sia riguardo la ricerca delle testimonianze del percorso di fede. la ripresa di un fermento che vuole recuperare i tasselli del grande affresco storico in cui si inseriscono l’opera evangelica e il martirio del nostro santo patrono. È un culto antico quello di Sant’Oronzo. Nella tradizione popolare storia e leggenda si intrecciano in modo indissolubile, rivelando aspetti di una vicenda straordinaria ricca di passione umana e di anelito cristiano. Il vescovo martire non è soltanto il riferimento più venerato nella devozione dei leccesi, ma è anche quella figura che connette la nostra città alle sue origini, alla nascita del Cristianesimo, all’opera di evangelizzazione dell’apostolo Paolo che, secondo le fonti delle quali disponiamo, accolse Oronzo a Corinto consacrandolo vescovo di Lecce. È una storia del Sud, vissuta in quella parte del Mediterraneo che viveva una grande rivoluzione religiosa, dove si apriva un’epoca che avrebbe dato vita a nuove trasformazioni sociali, ad una nuova cultura, al fiorire di opere iconografiche e monumentali dei più grandi artisti d’Oriente e Occidente. Ecco perché quella di Sant’Oronzo è la nostra storia, quella di una comunità saldamente ancorata ai valori delle sue origini. Stiamo apprezzando, negli ultimi tempi, un prezioso lavoro di ricerca che arricchisce la nostra conoscenza e rafforza il valore di un’identità che ci rende unici e che dobbiamo continuare ad amare e valorizzare in ogni sua espressione».

In occasione dell’iniziativa e, più in generale della valorizzazione della chiesa di Sant’Oronzo fuori le mura, l’Amministrazione comunale ha fatto posizionare piante fiorite vicino alle edicole votive poste lungo il tratto di via Adriatica che Oronzo avrebbe percorso per raggiungere il luogo del martirio. Con sorpresa, ieri mattina è “scomparsa” una delle piante sistemate davanti alla cappella di Santa Rosa, proprio all’inizio della strada.

«Non dubito della civiltà dei nostri cittadini – commenta Poli Bortone – i quali, sono sicura, amano il decoro e la bellezza. Segnalo il fatto spiacevole, l’aver constatato che qualcuno possa aver portato via una pianta. Invito chi ha pensato di fare un simile gesto a riportare la pianta nella postazione dalla quale l’ha prelevata, anche perché è un gesto fine a se stesso che non cambia la vita né l’economia di nessuno».