Finanziamento regionale - 17 Ago 2023

Porto Cesareo, un milione per la valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso e costiero


Spazio Aperto Salento

Un milione di euro per la valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico sommerso e costiero dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, in particolare del sito archeologico di Scalo di Furno. Il progetto è stato ammesso a finanziamento regionale nell’ambito dell’avviso pubblico “SMART-in per la selezione di proposte progettuali finalizzate alla valorizzazione dei Luoghi della cultura: laboratori di fruizione e di restauro del patrimonio archeologico” (Por Fesr Puglia 2014-2020 – Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali. Azione 6.7 – Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale).

Si tratta del 1° lotto funzionale (Gate 4 – Scalo di Furno) di un più ampio e ambizioso progetto per l’istituzione del Parco Sommerso e Costiero di Porto Cesareo. L’obiettivo di questo finanziamento è di “preservare, promuovere e rendere accessibile al pubblico l’importante patrimonio storico che giace sulla costa e sui fondali di Porto Cesareo”. Esso “consentirà di intraprendere una serie di iniziative fondamentali per il recupero, la ricerca e la divulgazione delle testimonianze del passato che caratterizzano questa preziosa area”.

“Grazie a questo finanziamento – dice la sindaca Silvia Tarantino (in foto) – saremo in grado di condurre ulteriori ricerche, scavi accurati e lavori di conservazione per preservare al meglio le testimonianze storiche presenti sul territorio. Creeremo, inoltre, spazi educativi e informativi che permetteranno a residenti e visitatori di immergersi nell’esperienza storica e culturale dell’area. Ringrazio tutte le persone coinvolte in questo sforzo collettivo, la professoressa Rita Auriemma dell’Università del Salento e l’architetto Francesco Baratti, che ci hanno supportato nella realizzazione del progetto, nonché l’ingegnere Antonio Pezzuto e tutti gli uffici della nostra amministrazione che hanno lavorato per raggiungere questo importante risultato”.

“Il finanziamento – aggiunge Marco Basile, consigliere con delega allo sviluppo economico e ai finanziamenti – ci permette di sanare una ferita legata all’abbandono e al degrado dello scavo archeologico Scalo di Furno. Un risultato che rappresenta un passo significativo verso la creazione di un’esperienza turistica arricchita e la promozione della nostra eredità culturale: siamo ora in grado di intraprendere iniziative strategiche volte a valorizzare il patrimonio culturale e a creare un’offerta turistica autentica e attenta ai valori ambientali e culturali. Questo finanziamento non solo ci permette di creare un ambiente che stimoli il turismo sostenibile e permetta ai visitatori di immergersi nelle profonde radici storiche e culturali del nostro territorio, ma ci aiuterà a conservare il nostro  patrimonio e darà anche vita a nuove opportunità di crescita economica attraverso un piano di gestione dell’area archeologica che dovrà essere volano di sviluppo e creare posti di lavoro”.