“È stato un lavoro ininterrotto, per l’intera notte. e non posso che ringraziare ed esprimere un sincero plauso ai volontari della protezione civile che si sono spesi con straordinario impegno e senso di responsabilità per prestare soccorso alla comunità di Torre Chianca”. È quanto sottolinea Roberto Giordano Anguilla, vicesindaco di Lecce, a margine dell’intervento degli operatori dalla Protezione civile nella marina leccese, dove l’intensa e prolungata pioggia ha provocato lo straripamento dei canali e del bacino dell’Idume con allagamenti diffusi che hanno colpito numerose strade e abitazioni vicine.
“Le condizioni limite – spiega Anguilla – hanno messo alla prova le squadre degli operatori. Purtroppo la concomitanza delle pessime condizioni del mare e delle abbondanti piogge ha ostacolato il regolare deflusso delle acque dell’Idume, favorendo gli allagamenti e il grave disagio per i residenti. I primi interventi di aiuto sono stati compiuti, e devo riconoscere il lavoro eccezionale che è stato fatto. Sono stati creati canali lungo la spiaggia per far defluire l’acqua, ma ora tutti gli organismi e gli enti competenti ad intervenire sui canali e sul bacino idrico dovranno attivarsi per compiere le necessarie ricognizioni e mettere in campo ogni misura, dalla pulizia dei canali alla messa in sicurezza degli argini, per scongiurare il ripetersi di simili eventi che danneggiano la comunità. L’Amministrazione comunale si farà parte attiva nel sollecitare chi di competenza, mettendo a disposizione propri strumenti e risorse per collaborare alla soluzione di quei problemi che si presentano in occasione di eventi atmosferici estremi purtroppo ormai sempre più frequenti”.
“È del tutto evidente – aggiunge Gianpaolo Scorrano, assessore all’Urbanistica di Lecce – che il problema del fiume Idume e delle sue foci non rivesta più, come accadeva in passato, il carattere della straordinarietà dal momento che si verifica ciclicamente più volte all’anno in occasione di forti venti provenienti da Nord, complici anche i canali che non vengono adeguatamente manutenuti dal Consorzio di bonifica. È necessario prevedere interventi strutturali a protezione della foce che impediscano alle mareggiate di occludere con la sabbia lo sbocco a mare, oltre a garantire la doverosa pulizia dei canali da parte di chi ne ha la competenza. I settori Lavori pubblici e Urbanistica, da ieri e per tutto il giorno in prima linea insieme alla Protezione civile per riaprire la foce al fine di consentire il regolare deflusso delle acque, stanno già lavorando per trovare le soluzioni tecniche più idonee a garantire la sicurezza dei residenti della marina”.