Festa a Veglie in onore del patrono San Giovanni Battista. Saranno tre giornate di devozione e tradizione, previste dal programma definito da Pro loco Veglie, Amministrazione comunale e Parrocchia “San Giovanni Battista e Irene”, con la collaborazione di “PugliArmonica” e il patrocinio della Provincia di Lecce/Salento d’Amare.
“Una vera e propria festa popolare – si legge fra l’altro in una nota degli organizzatori – animata da luminarie, complessi bandistici, fuochi d’artificio, tra devozione e intrattenimento. Dal 23 al 25 giugno 2025 si condenseranno i tratti più tipici della ricorrenza, con grande attenzione all’aspetto religioso, ma anche di tradizione, con la presenza di numerosi momenti bandistici, con le storiche formazioni vegliese e di Manduria. Sarà una festa di devozione ma anche divertimento, con l’obiettivo di far giungere a Veglie avventori appassionati delle più tipiche atmosfere delle feste patronali. Ad arricchire il programma show e concerti tutte le sere.
PROGRAMMA
Lunedì 23 giugno (vigilia della festa). Alle 19.30, in piazza Umberto I, solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giovanni Intini, arcivescovo di Brindisi-Ostuni, e a seguire processione con il simulacro del Santo accompagnata dal “Gran Concerto bandistico del Salento – Reino Città di Veglie”, diretto dal maestro Cosimo Costa. Al rientro “Canto dell’Inno a San Giovanni” e “Consegna delle chiavi della città al Santo Patrono” da parte della sindaca Mariarosaria De Bartolomeo. La serata proseguirà con due momenti di spettacolo e intrattenimento in contemporanea, in due diverse location, alle 21.30: in piazza Umberto “I Square party dj-music-live”, a cura di Ciccio Riccio, e in via Dante musica popolare salentina con Sara Albano, Daniela Damiani e Gioacchino De Filippo. In piazza XXIV Maggio “Saporita – La festa con gusto” dedicata alla tipicità del territorio.
Martedì 24 giugno (festa di San Giovanni). Al programma religioso, si aggiungono una serie di appuntamenti immancabili tra cui, alle 11, il matinée musicale in piazza Umberto I con il “Gran concerto bandistico città di Manduria” diretto dal maestro Antonio Errico Agnello. Alle 11.30 ci sarà l’aperitivo patronale. Alle 12, lancio di una tradizionale mongolfiera a cura della ditta “Pulli Dario” di Veglie. La festa entrerà nel vivo dalle 21, quando in piazza Umberto I prenderà il via lo spettacolo di fuochi d’artificio a cura di “Pirotecnica Salentina” di Novoli. A seguire, alle 21.15, protagonisti saranno nuovamente il “Gran concerto bandistico Città di Manduria” e il “Gran concerto bandistico del Salento Reino – Città di Veglie. Alle 21.30, in via Dante, “Mistura Louca” in concerto. In piazza XXIV Maggio “Saporita – La festa con gusto”.
Mercoledì 25 giugno (gran finale). La tre giorni in onore di San Giovanni a Veglie si chiuderà in piazza Umberto I con lo spettacolo musicale di “Accasaccio e Puccia”. In piazza XXIV Maggio “Saporita La festa con gusto”.
Nel comunicato di presentazione dell’evento, vengono offerte anche le note di seguito riportate.
A Veglie è custodita e venerata, già dalla metà del 1700, una delle poche statue di San Giovannino: opera lignea in stile barocco, di scuola napoletana, che raffigura in versione bambino uno dei Santi più venerati al mondo, unico, insieme alla Vergine Maria, di cui si celebra la nascita terrena (24 giugno). Si presenta come un putto nudo con un agnello ai piedi. Il culto di San Giovanni Battista a Veglie si fa risalire a diversi secoli fa, quasi certamente a prima del 1400. La statua del santo veniva trasportata una volta all’anno, in processione, dal feudo di Veglie a quello della vicina Salice Salentino, dove esisteva una chiesetta dedicata a Santa Elisabetta, madre di San Giovanni, che così, in processione, andava a trovare la mamma. Si narra che un anno, la statua, giunta la processione al confine dei due paesi, divenne talmente pesante da impedire di procedere oltre. Tornando indietro, la statua si rivelò nuovamente più leggera, tanto che gli abitanti di Veglie si convinsero che il santo voleva rimanere nel loro territorio e lo elessero così patrono del paese. Di certo la Chiesa Matrice di Veglie, fondata tra il XV e XVI secolo, era già sotto il titolo di San Giovanni Battista.
San Giovanni Battista battezzò Gesù nelle acque del fiume Giordano, morì martirizzato ed è chiamato il “Precursore” perché annunciò la venuta di Cristo. Celebre l’episodio in cui sussultò di gioia nel grembo della madre, Elisabetta, quando ricevette la visita di Maria. Cristo stesso lo definì «il più grande tra i nati da donna». Al culto di San Giovanni sono legati alcuni antichi riti di origine rurale ed agraria, come l’inaugurazione religiosa della mietitura e la purificazione attraverso l’acqua per far crescere abbondanti messi e allontanare malanni e impurità. A Veglie, paese prettamente agricolo e rurale, si rammentano le intercessioni e le processioni in onore del santo in tempi di siccità, carestia e calamità naturali.