Teatro - 24 Gen 2021

La Storia delle Giaccure stritte (parte VI)

Sesta ed ultima puntata del racconto del percorso della Compagnia salicese, una realtà artistico-teatrale fra le più importanti del Salento


Spazio Aperto Salento

Nata dalla passione di tanti volontari ed attori locali, in circa trent’anni di proficua attività la Compagnia ha rappresentato un esempio non comune di impegno e dedizione, particolarmente apprezzato dalla comunità salentina. Grazie alla penna del regista, attore ed autore teatrale Mimino Perrone, oggi “l’impresa” di scrivere la storia aneddotica delle “Giaccure stritte” viene portata a compimento.

  

Parte VI – Dal Memorial in ricordo di  Walter al Lockdown

 

Nel 2018 ricorreva un anniversario per noi di grande importanza: il decennale della scomparsa del nostro amico fraterno Walter Scalpello.

Era perciò quanto meno doveroso, ricordarlo come a lui sarebbe piaciuto: regalando allegria con una commedia brillante. Ovviamente la scelta cadde sulla commedia che, più delle altre, nelle stagioni 2003 e 2004 lo aveva visto mattatore assoluto: Il Servitore di due Padroni.

Rispolverai tra le remote carte, il vecchio ed ingiallito copione che Walter stesso aveva contribuito ad arricchire con le sue sorprendenti trovate e, risciacquati i panni in Arno, dopo aver avuto da Antonio Leuzzi la disponibilità ad assumersi il gravoso compito di interpretare il personaggio che fu del Nostro, lo posi all’approvazione della compagnia. Ovviamente fummo tutti d’accordo!

Completai il cast con Anna nel ruolo di donna Sabella/don Ferdinando che già aveva rivestito nella precedente messa in scena, a Franco affidai quello del locandiere Gustavo, Lucia reinterpretò il personaggio della plurivedova cuoca spagnola Dolores Deprofundis, Luigi vestì i panni del cavaliere barese don Nicola Lomuscio, Ilaria quelli della “contesa” Angelica e Gabriele quelli dello spasimante Orlando. A Loredana riservai il brillante ruolo della cameriera Smeraldina e al funambolico Francesco quello dell’aiuto cuoco Piumalvento. Infine al buon Alessandro, com’era in uso nelle vecchie compagnie di guitti, affidai il ruolo del malandato suggeritore messo in bella mostra sul proscenio, al quale gli attori chiedevano aiuto e col quale spesso litigavano in scena.

Iniziammo di gran lena e con molto entusiasmo le prove. Ad Antonio raccomandai di personalizzare a modo suo Truffaldino, senza subire in alcun modo il peso e l’ombra dell’interpretazione che Walter ne fece del personaggio. Per ricreare poi lo spirito tipico della commedia dell’arte, preparai una scenografia ridotta all’essenziale composta da cinque pannelli grigi e solo una sedia in scena; mentre Lucia, Anna e Loredana si prodigarono di far realizzare dei bellissimi costumi e curarono la scelta delle parrucche e degli accessori.

Provammo a lungo per mettere a punto la caratterizzazione dei personaggi, i dialoghi, le geometrie di scena, le gag e sul principio dell’estate la commedia era pronta.

La prima ebbe luogo il 15 luglio, per un pubblico di soli turisti, presso il “Porto Cesareo Camping” a Torre Lapillo, giusto per farci trovare pronti, il giorno dopo, per l’esordio vero e proprio che avvenne a Leverano nell’ambito della rassegna “Teatro sotto le Stelle”.

Le rappresentazioni continuarono durante quell’estate in varie piazze del Salento e fummo pluripremiati a Galatone presso il Palazzo Marchesale.

Ma il nostro pensiero guardava oltre, aspettavamo l’autunno per poter celebrare l’anniversario della scomparsa del nostro amico. Come luogo scegliemmo il Centro polifunzionale di Salice che tante volte aveva visto Walter esibirsi e fissammo la data al 3 novembre.

Trattandosi di una celebrazione intima, ed essendo la capienza del Centro piuttosto limitata, fummo costretti a selezionare il pubblico invitando principalmente i suoi familiari, i tanti amici personali e tutti i vecchi compagni di scena.

Finalizzammo inoltre la serata alla raccolta fondi in favore dell’associazione “Tria Corda”, rappresentata in quell’occasione dal dottor Claudio Alemanno e dalla signora Maria Eugenia Congedo, che si prodigava per la realizzazione del Polo Pediatrico di Lecce ed il pubblico si dimostrò generoso oltre ogni aspettativa.

Molto commovente fu il ricordo che di Walter fece don Carmine Canoci, e molto toccante quello dei familiari letto dalla nostra Gabriella che presentò la serata.

Salice, serata in memoria di Walter

Il servitore di due padroni, in attesa dietro le quinte

Truffaldino, Donna Sabella, Smeraldina, Gustavo, Angelica, Orlando

Grande fu l’apprezzamento del pubblico. Ognuno di noi quella sera recitò col cuore in mano e forse anche Walter con addosso i panni di Ciccillo, da qualche parte, ci fece il contrappunto sbellicandosi dalle risate, in quel suo tipico modo che ancora risuona nelle nostre orecchie.

Il servitore di due padroni, la disperazione di Nicola

Il servitore di due padroni, …e venne a trovarci Maurizio

Abbiamo continuato a recitare questa commedia in giro, tra piazze e teatri, fino al 30 agosto 2019 a Maglie nel suggestivo scenario di Villa Tamborrino, dove fummo premiati ancora una volta.

In tutto, tra vecchia e nuova messa in scena, siamo arrivati a 27 repliche e tante altre ne avevamo ancora in programma. Continuammo la stagione teatrale fino alla metà di febbraio 2020 alternando vecchie commedie e poi… Poi arrivò il “Lockdown”! Ed ora siamo qui, speranzosi, in attesa…

Conclusioni

Abbiamo scelto di fare teatro, secondo le nostre modeste possibilità, per puro diletto, al solo scopo di diffondere gioia, svago, cultura, ma soprattutto socialità, aggregazione e senso di appartenenza nella nostra comunità.

Il nostro motto è sempre stato quello di “divertirci divertendo”! In quasi 30 anni di attività abbiamo realizzato circa 300 spettacoli portando in scena 18 lavori diversi, raccogliendo successi, premi e attestati di merito ma anche, inutile negarlo, delusioni. Abbiamo condiviso fatica, sudore e rinunce ma anche applausi e tanti momenti di convivialità.

 Le prove

 La festa dell’anniversario

Il “caricaggio” delle scenografie

Il montaggio delle scenografie

Vestizione

Trucco e parrucco

Premiazioni

Abbiamo recitato in tanti luoghi diversi, quali teatri, piazze, oratori, centri polifunzionali, chiostri, cantine vinicole, centri per anziani, palestre, palazzetti dello sport, scuole, castelli, ville comunali, camping e villaggi turistici delle province di Lecce, Brindisi e Taranto; e tante volte l’abbiamo fatto per aiutare persone in difficoltà. Di buon grado abbiamo portato un po’ di allegria ai nostri anziani “parcheggiati” nelle case di riposo e non ci siamo mai risparmiati nel dare una mano alle tante onlus e associazioni varie nel realizzare serate di beneficenza e di solidarietà.

Insieme agli anziani

Ci siamo sempre sentiti una famiglia, basata sulla condivisione di valori e, soprattutto, sul rispetto umano. Insieme abbiamo gioito per i successi conseguiti e insieme abbiamo pianto per la perdita dei nostri cari amici.

Non sempre il nostro cammino è stato lastricato da rose e fiori ma, come spesso accade nelle migliori famiglie, abbiamo avuto anche accesi diverbi e duri scontri, momenti belli e momenti brutti, nuovi ingressi ed abbandoni, controversie e condivisioni. Ma la passione per il teatro ci ha sempre fatti ritrovare uniti.

Il pubblico di Marina di  Casalabate

Salice, piazza Plebiscito stracolma per La Pampanella

Finisce qui, per il momento, la Storia aneddotica del Teatro delle Giàccure Stritte “la quale, se non v’è dispiaciuta affatto vogliatene bene a chi l’ha scritta e a Rosario che l’ha pubblicata. Ma se invece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta”.

Mimino Perrone

© Riproduzione riservata 

 

P.S. Un grazie di cuore a Rosario Faggiano che mi ha “spronato” a redigere questa breve storia e un ringraziamento speciale ad Anna che ha corretto le bozze e che mi ha dato utili suggerimenti.

 

Foto in Alto: La Compagnia al completo “allu capucanale”  

 

La Compagnia è attualmente formata da:

Anna Innocente, Franco Verdesca, Antonio Leuzzi, Mimino Perrone, Lucia Ricciato, Ilaria Giannotta, Gabriele Cagnazzo, Patrizia Dell’Anna, Loredana Persano, Gabriella Maci, Paola Innocente, Luigi Palazzo, Francesco Bosco, Alessandro Marinaci, Bosena Paladino, Viola Simmini, Denise Colletta e Federica Vetrano.

Hanno inoltre partecipato a questa avventura per lunghi o brevi periodi:

Salvatore Scalpello, Walter Scalpello, Rosy Pierri, Tonino Scalpello, Mario Scalpello, Silvia Scalpello, Paola Scalpello, Maria Pia Damone, Dario Scalpello, Maurizio Tarantini, Gioconda Tarantini, Mattia Tarantini, Pino Palazzo, Mimino De Matteis, Marco De Matteis, Michela De Matteis, Maria Assunta Mazzotta, Daniele De Matteis, Salvatore Damone, Annarita Leuzzi, Sara De Mitri, Jacopo De Mitri, Massimo Ligori, Francesca Arnesano, Carlo Vetrugno, Daniele Maci, Giuseppe Verdesca, Chiara Morciano, Maria Antonietta Russo, Angelica Corigliano, Sara Corigliano, Massimiliano Perrone, Margherita Perrone, Mario Palma, Uccio Scandone e Donato De Mitri.

 

Leggi le precedenti puntate de “La storia delle Giaccure stritte” 

Parte prima – Gli esordi

Parte seconda –  Inizia l’avventura in giro per il Salento 

Parte terza – Dalla rinascita all’addio di Walter

Parte quarta –  Dalla commedia dell’arte a Pirandello

Parte quinta – Da Agatha Christie ad Aristofane


Il ricordo di Walter di don Carmine Canoci (Salice, 3 novembre 2018)